Omaggio al prof. Giuseppe Articolo

Oggi 2 maggio 2023 per l’ASSEM e per i suoi associati è un giorno molto triste. Il prof. Giuseppe Articolo, il nostro presidente, tra i soci fondatori dell’associazione che nel 2024 compirà 30 anni, è deceduto dopo una breve ma inesorabile malattia. Tre settimane fa dopo aver saputo del male che lo stava aggredendo, aveva riunito i suoi collaboratori più stretti, indicando i passi immediati da compiere per continuare a far sentire la voce dell’associazione e quella dei laureati in scienze motorie e dei diplomati ISEF. Non pensava certamente di salutarci così presto, era combattivo come sempre, deciso a non arrendersi. Amava il suo mestiere ed era pronto sempre a difendere i suoi colleghi, tutti noi, da qualunque attacco. Far comprendere la complessità dell’insegnamento di scienze motorie era per lui una forte motivazione. Le iniziative di formazione, i convegni organizzati in tutti questi anni, hanno dato un contributo fondamentale per tutti i docenti e sono stati uno stimolo alla crescita e al confronto. L’iniziativa più importante che insieme ai colleghi più attivi in seno all’ASSEM, ha saputo costruire è stata senz’altro l’istituzione dei corsi di laurea in videoconferenza, in collaborazione con l’università Roma 2 Tor Vergata. Il quarto anno con il vecchio ordinamento, le lauree specialistiche e i Master di 1° e 2° livello. Recentemente percorsi simili sono stati costruiti dall’ASSEM con l’Università telematica San Raffaele per gli studenti sardi.

Francesco Marcello ci ha lasciato questo ricordo di Giuseppe Articolo:

“quando circa un mese fa, Giuseppe mi ha comunicato il suo male, ho purtroppo intuito che questo epilogo non era lontanissimo, non pensavo però che sarebbe stato così rapido. Sono ancora provato da questa notizia, l’ho sentito pochi giorni fa, lucido e propositivo come sempre, anche se il tono della sua voce era un indizio della sua sofferenza. L’ho conosciuto più di mezzo secolo fa, nel 1970, io avevo quindici anni, lui sei di più. Non avevamo la più pallida idea, in quel momento, che in futuro saremmo diventati colleghi e che avremmo progettato quasi tutte le iniziative che hanno caratterizzato la storia dell’ASSEM. Era un uomo leale, diretto, ottimista e costruttivo. Amava il confronto dialettico, era impegnato politicamente ma stimato anche dai suoi avversari. Non aveva nemici Giuseppe e non ha mai odiato nessuno. Se qualcuno volesse capire cosa significa moderazione nei comportamenti e non negli slogan, dovrebbe ripercorrere le tappe della sua militanza politica e professionale. Farò molta fatica a realizzare che non è più con noi, per molto tempo ancora quando sentirò il mio cellulare squillare nell’intervallo di una partita di champions league o della nazionale italiana (era solito chiamarmi in quei frangenti), penserò: questo è Giuseppe”